Il pericolo “cani” mentre si va in bicicletta.

Molti sono i pericoli che andando in bicicletta si possono correre, si va dalle buche nelle strade, alle cadute, agli automobilisti imprudenti. Uno però mi terrorizza particolarmente…i cani.

Premesso che a casa ho un cagnone bellissimo perciò non mi preoccupo di questi magnifici animali. Mi spaventano però quando incrocio le loro sagome mentre sto sulla mia due ruote.

In vista del mi “A londra ma …in bici” mi sono per questo informato come combattere i loro eventuali attacchi. Alla fine ho messo a punto un mio personale modo di agire.

Difficilmente i cani, a differenza delle persone, attaccano senza un motivo, questo mi porta automaticamente a cercare di non invadere il loro terreno. Quindi quando pedalo apro gli occhi in caso di avvistamento cerco immediatamente di capire se il cane sta difendendo “casetta sua”. In quel caso basterà tenersi lontani dal confine, lui probabilmente abbaierà ma difficilmente attaccherà.

Valuto poi immediatamente se il cane è libero o in un recinto, in quest’ultimo caso non abbasso la guardia. I suoi abbai possono attirare qualche randagio, in quel caso io mi ritroverei a fare da terzo incomodo, situazione già di per se poco piacevole.

Seconda cosa che ho imparato a fare riconoscere la sua postura. Un cane con la coda ritta e che ringhia sta comunicando che non ha problemi ad azzannare quindi… occhio.

In caso di randagi, che sono quelli che mi fanno più paura, controllo immediatamente se c’è una via di fuga. Se sono in salita giro la bici e mi allontano, se sono in pianura o ancor peggio in discesa la situazione cambia drasticamente. In questo caso la “fuga” è da non prendere in considerazione, quindi cercando di non irretire il cane, o il branco, inizio un avvicinamento lento.

Cerco, ma non è facile, di scrutare il cane (o il capo branco) sott’occhi. Ho sempre pensato infatti che sfidare un cane non è consigliato e uno dei gesti di sfida peggiori è quello di piantare le mie pupille nelle sue.

Inutile dire di non perdere la calma, ci sono casi in cui gli animali sentono la nostra paura, quindi sangue freddo. Ultimamente porto con me uno di quei fischietti ad ultrasuoni, non l’ho mai provato anche se alcuni amici mi hanno detto che servono a tenere lontano i cani. Io ho provato a casa con il mio cagnone e i risultati sono stati buoni, ma non l’ho mai testato sul campo.

Se proprio si devo passare da quella strada cerco di passare più lontano possibile dal cane, sgancio comunque prima di arrivare i pedali. Questo per assicurarmi una discesa veloce, mi preparo inoltre a scendere dalla parte lontana del cane. Cosi facendo credo che la bici mi fornirà una parziale protezione.

Finora un vero attacco non l’ho mi subito. Solo una volta ci sono arrivato vicino, brandendo la bici sono riuscito a tenere lontano quel singolo cane che voleva attaccarmi. Piano piano sono riuscito a guadagnare una decina di metri, lui si è fermato e io sono diventato ….Moser.

Ultima raccomandazione, il cane che insegue mentre pedalate forte. A me ancora (e spero mai) non è mai successo, in questo caso cerco (o almeno penso) che l’unica cosa da fare e non scomporsi. Proverò a sganciare i pedali e se arriva vicino cercherò di assestargli qualche calcio, questa però è solo pura teoria quindi occhio…..

Domenico


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