200.000 chilometri di ciclovie.

Durante i miei viaggi in bici, soprattutto in Francia, ho pedalato su decine di ciclabili che costeggiavano i corsi d’acqua, con le bici che percorrono di fatto gli argini di fiumi e laghi. La soluzione presenta innegabili vantaggi, visto che i fiumi permettono non solo di avere una strada ben segnata ma sono anche spesso relativamente in piano.

Finalmente ache in Italia questo concetto, che sta alla base di alcuni dei percorsi Eurovelo, viene approfondito.

Di pochi giorni fa la notizia che quattro associazioni (ANBI -Associazione Nazionale degli Enti di Bonifica e Irrigazione-, FIAB -Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta-, CIREM -Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e di Mobilità dell’Università di Cagliari- e Politecnico di Torino) hanno stretto un accordo per lo studio di fattibilità per la creazione di 200.000 (DUECENTOMILA) chilometri di ciclovie “idriche”.

Non sono certo che questo progetto vedrà la luce in tempi brevi, ma personalmente sono già contento perchè parlarne rappresenta un notevole passo avanti.

Domenico

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