Il Bike To Work

Oggi ho condotto una piccola ricerca informale sulle motivazioni che spingono le persone a praticare il bike to work. Ho utilizzato il noto gruppo Facebook “BiketoWork in bici al lavoro” per raccogliere opinioni e esperienze.

Attraverso un sondaggio, ho chiesto ai membri del gruppo di condividere le ragioni alla base della loro scelta di utilizzare la bicicletta per recarsi al lavoro.

La mia premessa di base è che la varietà di prospettive presenti nel gruppo può contribuire significativamente a una comprensione più approfondita delle ragioni che inducono le persone a optare per il bike to work come mezzo di trasporto quotidiano.

Questa modalità di spostamento, ormai ampiamente diffusa nelle regioni settentrionali del nostro paese, rappresenta un fenomeno interessante e in continua crescita. La diversità di esperienze e motivazioni all’interno del gruppo “BiketoWork in bici al lavoro” offrono inoltre un ampio spettro di visioni, che, se esplorate in dettaglio, possono fornire un quadro più completo delle dinamiche dietro questa scelta di stile di vita sostenibile

Il sondaggio ha riscosso un notevole successo, coinvolgendo attivamente quasi 800 membri del gruppo in poche ore.

È degno di nota che l’opzione per risposte multiple abbia contribuito a catturare la complessità delle motivazioni, sottolineando una partecipazione significativa. Questo elevato livello di coinvolgimento suggerisce un interesse sostanziale nella pratica del bike to work tra i membri del gruppo.

È interessante notare come la massiccia partecipazione, nonostante il fatto che coloro che hanno partecipato al sondaggio siano già predisposti al bike to work, rappresenta, almeno ai miei occhi, una rivelazione che ha catturato la mia attenzione. La partecipazione indica infatti un livello di consapevolezza significativo da parte di chi è già coinvolto nella pratica, suggerendo che la comunità è aperta e desiderosa di condividere e discutere le proprie esperienze relative al bike to work.

Dopo l’iniziale sorpresa legata all’ampia partecipazione, ho dedicato del tempo ad analizzare attentamente le preferenze espresse nei voti.

Nel sondaggio, inizialmente avevo offerto quattro opzioni di scelta, ciascuna riflettendo un aspetto specifico della pratica del bike to work, aspetti che secondo me sono comuni alla totalità di persone che vanno al lavoro in bici:

A) Mi tengo in allenamento: Questa opzione sottolinea la scelta di mantenere un livello decente di allenamento fisico utilizzando la bicicletta, ove possibile, tutti i giorni.

B) Motivazioni ambientali: L’opzione B evidenzia il forte interesse per l’impatto ambientale positivo derivante dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto, dimostrando una consapevolezza ecologica.

C) Motivazioni di comodità rispetto ad altri mezzi di trasporto: La scelta dell’opzione C sottolinea soprattutto la praticità del bike to work rispetto ad altre alternative di trasporto.

D) Motivazioni economiche: L’opzione D mette in luce quanto le considerazioni finanziarie siano importanti, soprattutto in questo periodo di crisi, stante che le scelte di alcuni potrebbero essere motivatati anche da un desiderio di risparmio economico.Dopo aver atteso qualche giorno, ho dedicato un pò di tempo a un’analisi più approfondita di quanto emerso. 

Sorprendentemente, circa il 60% dei votanti ha espresso consenso rispetto alle quattro opzioni che avevo proposto. Tuttavia, ciò che ha catturato la mia attenzione è stata la limitata percentuale di coloro che hanno indicato la motivazione economica come il principale stimolo nella scelta della bicicletta.È interessante notare che, nonostante il periodo non facile dal punto di vista finanziario per molti italiani, la componente economica non sembra essere il motore principale che ci spinge a optare per la bicicletta. Questo fatto suggerisce che, nonostante le sfide finanziarie, esiste un elemento più profondo e significativo che ci motiva a sudare lungo le strade italiane ogni giorno.

La rilevante percentuale di votanti che ha indicato il mantenimento dell’allenamento come motivazione principale per scegliere la bicicletta è un dato che non mi ha sorpreso particolarmente. Personalmente, anch’io ho trovato nel ciclismo una straordinaria fonte di motivazione per rimanere in forma. Tuttavia, è interessante notare come questa motivazione si intrecci con la nostra realtà lavorativa, spesso frenetica e caratterizzata da impegni che ci occupano sei giorni su sette.

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La sfida di bilanciare il lavoro a tempo pieno con la pratica costante della bicicletta è una situazione con cui molti di noi si confrontano. Ho sperimentato questo dilemma di prima mano, lavorando anch’io sei giorni a settimana. La mia personale soluzione è stata integrare la bicicletta nella routine quotidiana, utilizzandola anche per gli spostamenti casa-lavoro. In questo modo, ho garantito un allenamento costante non solo i preparazione e durante i grandi viaggi, come l’ultimo che mi ha portato fino a fino a Capo Nord, ma anche nei giorni lavorativi.

La pratica regolare della bicicletta diventa così una scelta che va oltre la semplice esigenza di mantenersi in forma. Diventa un modo di integrare l’allenamento nella routine quotidiana, trasformando i tragitti quotidiani in opportunità per migliorare la propria salute fisica e mentale. Questo approccio non solo rende più agevole affrontare viaggi impegnativi, ma contribuisce anche a creare uno stile di vita in cui l’attività fisica è una componente intrinseca e fondamentale. In un contesto lavorativo costante, l’utilizzo della bicicletta diventa quindi un modo per coniugare esigenze pratiche e benessere personale, trasformando la quotidianità in un’occasione per migliorare la propria forma fisica e il proprio equilibrio mentale.

È stato davvero sorprendente constatare che oltre un centinaio di individui rispondendo al sondaggio ha dichiarato di scegliere il BikeToWork, motivati principalmente da una forte consapevolezza ambientale. Il pensiero di base è inequivocabile: sebbene non possiamo risolvere tutti i problemi del mondo, possiamo almeno contribuire a non peggiorare ulteriormente la situazione del nostro pianeta. Personalmente, da sempre attivista nelle associazioni ambientaliste, questa scoperta è stata una fonte di grande gioia.Mi auguro sinceramente che questa scelta eco-friendly possa generare un circolo virtuoso, incoraggiando sempre più persone a optare per mezzi di trasporto sostenibili a discapito di quelli più inquinanti. Tuttavia, è innegabile che il supporto delle istituzioni sia fondamentale per agevolare questa transizione.

La quarta opzione che avevo proposto si focalizzava sulla comodità rispetto ad altri mezzi di trasporto. 

La frustrazione legata alla mancanza di parcheggi, agli orari caotici dei mezzi pubblici, ai ritardi interminabili e al traffico congestionato trova una soluzione pratica nella scelta della bicicletta. Qui si apre un’opportunità significativa per creare un circolo virtuoso: più individui optano per la bicicletta, meno veicoli inquinanti saranno in circolazione, con conseguente alleviamento dei problemi legati al parcheggio, soprattutto nelle grandi città.

Il potenziale di questa scelta di trasporto è enorme e può contribuire a risolvere molte delle sfide quotidiane legate alla mobilità. Tuttavia, per massimizzare questi benefici, è essenziale un impegno da parte delle istituzioni. Ad esempio, la creazione di parcheggi protetti per biciclette nelle vicinanze delle stazioni potrebbe incentivare ulteriormente l’uso della bicicletta come mezzo principale di trasporto. 

Guardando all’esempio di Amsterdam (https://www.bikeitalia.it/2023/01/27/amsterdam-parcheggio-bici-sotto-acqua/), è evidente quanto un investimento strutturato in questo senso possa trasformare la mobilità urbana. Purtroppo, talvolta le decisioni politiche sembrano distanti dalla realtà delle esigenze delle città. L’esempio olandese dimostra che un approccio orientato al benessere urbano può essere estremamente efficace ma i nostri politici guardano in ogni dove meno che alla capitale olandese.

È davvero stimolante constatare come le risposte degli utenti abbiano arricchito ulteriormente il panorama delle scelte legate alla mobilità, offrendo spunti interessanti e dettagliati che vanno oltre le categorie iniziali proposte da me. La varietà di motivazioni e considerazioni espresse riflette la complessità e la ricchezza delle prospettive individuali sulla questione.

Va sottolineato che, sebbene il sondaggio proposto non possa pretendere di essere un’analisi precisa e esaustiva, la convergenza verso la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto risulta evidente. Questo consenso unanime sembra suggerire che, per molti, l’utilizzo della bicicletta rappresenta una costante positiva nella propria vita, capace di apportare diversi benefici senza concomitanti svantaggi.

Il fatto che la voglia di utilizzare la bici emerga come una costante nella comunità è un elemento intrigante e promettente. È un segnale chiaro che la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, ma una scelta di vita che porta con sé numerosi vantaggi, sia dal punto di vista personale che da quello ambientale.

quindi…..w la bici e w chi la usa.

PS spero di non avervi tediato, io mi diverto anche a scrivere (oltre ad utilizzare la bici) quindi attendentevi altri sondaggi 🙂

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