Come sto organizzando il mio “A Londra ma in bici” (II^ parte)

Sappiamo il percorso, sappiamo cosa portarci, sappiamo quando partire (vedi prima parte) adesso non ci resta che far passare il tempo e arrivare al giorno in cui abbiamo deciso di lasciare il nostro garage con il nostro fidato mezzo.

Prima però abbiamo davanti tante ore da passare nell’organizzare bene il nostro viaggio. Abbiamo infatti scelto il percorso di massima, lo dobbiamo pianificare al meglio. Su questo per fortuna il grande mondo del web ci fornisce una grande mano, on line esistono programmi che ci fanno “vedere” la strada che dobbiamo fare in tutte le sue sfaccettature. Personalmente non ho un programma preferito, uso come mi è solito fare tante “risorse”, cercando di estrapolare quelle migliori. Il mio “A Londra ma …in bici” lo sto pianificando ad esempio tramite il programma reperibile sul sito CiclistiAmo, una mano me la sta dando anche il sito Ride with gps, entrambi sono programmi ottimi, e appena ho un pò di tempo cercherò di esporne punti di forza e debolezze.

Fare attenzione a chilometraggio e dislivello delle tappe è IMPERATIVO, inutile infatti cercare di fare i superuomini con tappe “impossibili”, ognuno di noi si conosce ed è questa conoscenza che permette di organizzare tappe “umane”. Ricordarsi per questo che il viaggio è un qualcosa che deve donare piacere non una gara di superuomini. Per quanto mi riguarda non mi scarico le tracce, preferisco annotarmi i paesi che attraverserò, in questo modo anche se non seguo perfettamente la strada programmata riusciro “step by step” a raggiungere sempre (o quasi) l’arrivo.

Programate le soste, cerco infine di fare una ricerca preventiva sulle strutture alloggiative, su eventuali officine per cicloturismo (non si sa mai) e sui luoghi di interesse che meritano una visita. Ho scoperto che anche le guide in vendita usano il mio “modus operandi”, questo fa capire che con un pò di buon senso tutti facciamo più o meno le stesse cose.

Uno degli ultimi passi poi da fare è scegliere cosa portarsi appresso, su questo influiscono parecchi fattori, (stagione di partenza, lunghezza del viaggio, scelta dell’assetto della bici). Pensate bene a questo step, trovarsi infatti con cose inutili è una delle cose che fa imbestialire ogni viaggiatore che si rispetta, anche qui affidatevi al buon senso e portate solo cose indispensabili e di cui non potete fare a meno.

Ultimo ma non per questo meno importante la programmazione della manutenzione della bici. Non aspettate l’ultimo giorno per sostituire alcuni pezzi, fatelo qualche centinaio di chilometri prima della partenza, io di solito prima di partire faccio una revisione completa cambiando tutto quello che mi lascia anche un piccolo dubbio, quasi sempre infatti cerco di partire con alcuni componenti principali (gomme e catena) nuovi, tutto il resto invece lo controllo attentamente e lo cambio solo in caso di bisogno. Anche qui comunque tutto dipende dal tipo di viaggio che si deve affrontare, va infatti da se che se si deve partire per il giro del mondo è meglio avere tutto nuovo di pacco.

Fatti tutti questi passaggi personalmente non faccio null’altro a meno che non cercare di stare in sella per più tempo possibile, in tale contesto inizio ad utilizzare la bici per tutte le incombenze giornaliere, penso infatti che ogni viaggio è soprattutto un’impegno mentale (quello di utilizzare solo ed esclusivamente la bike) ed è per questo che cerco di abituare nei mesi precedenti la mia mente.

Spero di essere stato utile a qualcuno con queste poche parole scritte e a tutti ….buon vento.

Domenico


Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *