Come preparare un viaggio in bici….la scelta della bici

Sono molti coloro che quando parlo dei miei viaggi in bici mi dicono che loro non saprebbero neppure da dove iniziare, troppi secondo loro le incombenze da fare prima di partire. Ma è veramente cosi?

Come si organizza un viaggio in bici? Quale attrezzature usare? Quali siti utilizzare per la pianificazione? Che bicicletta scegliere?

Tante sono le domande per chi si approccia, ma la domanda principale, quella la cui risposta porta a tutte le altre è: dove voglio andare?

E’ infatti l’arrivo, o per meglio il percorso che si deve fare per arrivare alla meta, che vincola tutto il resto.

Si può infatti aver in mente un viaggio nella savana africana ma anche verso una grande città d’arte italiana, e si capisce al primo approccio che la pianificazione di entrambi differisce notevolmente, cosi come differisce la scelta della bici e di conseguenza delle attrezzature.

Se infatti si deve affrontare una strada il cui fondo è notevolmente disconesso non si può di certo scegliere una BDC, ma ci si dovrà orientare su una MTB, o in alternativa su una GRAVEL.

Gia da quest’ultima frase si capisce il successo di questa tipologia di bicicletta, la GRAVEl di fatto infatti è una bicicletta multiruolo, utilizzabile sicuramente su fondi sconnessi, ma che di certo non sfigura quando si deve percorrere asfalto.

Come se non bastasse inoltre la scelta di una gravel attenua il problema legato alla paura di eventuali rotture.

Le biciclette di tale tipologia infatti sono estremamente robuste, esse sono nate per viaggire su terrerni accidentati e non temono certo un carico fuori dal comune (con il peso portato dalle eventuali borse).

Cercando tra le varie case produttrice si troveranno anche bici in acciaio, materiale estremamente robusto, cosi come si troveranno cambi e componenti estremamente affidabili.

Scelta la bici si deve passare a organizzare il percorso, molti (me compreso) usano una pianificazione di massima senza però analizzare il percorso alla perfezione.

Di fatto quest’approccio permette di avere un idea generale della strada da percorrere (compresi chilometri e altimetria) ma lasciandosi una certa flessibilità su come coprire il percorso nello specifico.

Io personalmente ho scelto questo modo di viaggiare perchè non voglio precludermi visite interessanti o ancora non voglio entrare in difficoltà nel caso dovessero sorgere problematiche varie legate al cambio percorso (ad esempio a causa di strade chiuse).

Molti invece pianificano il percorso metro per metro, scaricandosi la mappa sul navigatore (di cui parleremo in seguito) e facendosi guidare esclusivamente dallo strumento elettronico.

Gli approcci possono essere validi entrambi essendoci dei pro e dei contro in entrambi, l’esperienza dei viaggi effettuati vi farà scegliere il modo giusto, adattandolo di volta in volta a secondo del viaggio che state pianificando

Continua.

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