Auschwitz, l’esempio della follia umana!

Come molti sanno lo scorso luglio sono stato ad Auschwitz, il campo di concentramento nazista divenuto simbolo della follia umana.

La sua liberazione da parte dell’armata rossa nelle fasi finali della seconda guerra mondiale ha portato a elevare il 27 Gennaio a giorno della memoria

La visita, fortemente voluta all’interno di un mega viaggio in bicicletta, ha avuto per me un impatto emozionale fortissimo.

Chi mi conosce sà che sono appassionato della seconda guerra mondiale, una guerra che ha avuto dei risvolti significativi che scontiamo ancora oggi, ma entrare in quel luogo che forse rappresenta la follia dell’intera guerra ha portato dei pensieri che vivranno in me per tutta la vita.

La visita che inizia sotto il famigerato cancello con la scritta “il lavoro rende libero” permette di vivere, per fortuna solo per qualche ora, negli ambienti in cui milioni di persone hanno trovato la morte, con l’unica colpa di appartenere a un gruppo etnico-religioso ostentato dalle gerarchie tedesche.

Passeggiare per quelle camerate, vedere le latrine, guardare la bocca dei forni crematori. Soffermarsi dinanzi ai carri bestiame con cui i deportati venivano portati nel campo, osservare le baracche dove vivevano. Tuttoo questo porta oltre la conoscenza anche un infinita tristezza.

La domanda ricorrente è come quei soldati potevano in maniera maniacale mettere in pratica quegli ordini che nulla avevano di umano?

Come facevano i tedeschi di allora giustificare quegli ordini che li portavano a spingere uomini, donne e bambini all’interno delle camere a gas?

Vedere le condizioni disumane in cui i tedeschi lasciavano gli ebrei fa riflettere sulla follia umana, perchè non ci può essere giustificazione a quel genocidio che si è fatto in quei luoghi.

Migliaia di scarpe e valige, occhiali, sacchi di capelli, suppellettili. Tutto ammassato cosi come erano ammassati i corpi di coloro che in quelle terre hanno trovato la morte.

Per non dimenticare che un giorno forse qualcuno potrebbe riprovarci (se già non lo sta facendo). E soprattutto per essere pronti, questa volta a dire NO, perche la vita è sacra, indipendentemente dalla religione dalla nazione o dalle credenze politiche.

Domenico

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