Per la mia sicurezza ….e non solo per quella!

Qualche mese fa, mentre me ne andavo al lavoro in bici, tutto tranquillo come ogni mattina, ho avuto un piccolo “incontro ravvicinato del terzo tipo” con un autobus. Diciamo che ci siamo quasi scambiati il buongiorno… a pochi centimetri di distanza. Niente di grave, ma sufficiente a farmi pensare: “Forse è il caso di iniziare a registrare queste imprese da stuntman non pagato”.

Così mi sono messo alla ricerca di una dash cam da bici. Volevo qualcosa di compatto, facile da montare, non troppo costoso e, già che ci siamo, che non sembri un oggetto alieno attaccato al tubo sella. Dopo qualche giro su Amazon, ho trovato una mini telecamera che sembrava proprio fare al caso mio. L’ho infilata nella mia lista regalo di compleanno (messaggio casualmente recapitato ai miei figli) e… magia! È arrivata puntuale come una pedalata controvento.

Dentro la scatola: cavo di ricarica, doppia cinghia in velcro per il montaggio e una chiavetta USB per scaricare i video. L’aspetto è solido, il design minimalista, e dà l’impressione che se anche cadi, lei sopravvive.

Dopo diversi giri e un mese abbondante di utilizzo, posso dire che questa dash cam fa il suo dovere — e lo fa anche bene. I video sono nitidi, abbastanza da leggere le targhe (e magari anche l’espressione infastidita del guidatore che ti supera troppo vicino). L’audio? Sorprendentemente buono, nonostante il vento che sembra voler urlare “NO” a ogni discesa.

La stabilità è ottima: una volta fissata col velcro, non si muove più neanche a chiederlo per favore. La luce integrata è un bonus gradito, ti fa notare di più e, diciamolo, fa anche scena.

La batteria l’ho testata fino a 12 ore (anche se il produttore la da per 19), il che significa che posso fare una settimana di casa-lavoro senza ricaricarla o affrontare un’uscita lunga senza ansia da “batteria rossa”. Registra in loop continuo, e con una SD da 64 GB riesco a salvare circa 8 ore di video in clip da 5 minuti. Perfetto: niente filmati infiniti da scorrere.

Ora, non è tutto oro: gli unici difetti:

A) non ha una spia esterna per indicare se sta registrando. Quindi ogni volta tocca sollevare quella simpatica guaina in gomma e dare un’occhiata. Poco male, ma diciamo che l’avrei apprezzata, una lucina rassicurante.

B) non ha la spia esterna di carica della batteria. Quindi si devono fare un pò di conti per quando caricarla

Quanto all’impermeabilità, il produttore dichiara IPX3, ovvero resiste a qualche spruzzo o pioggia leggera. Non l’ho ancora testata in un monsone tropicale, ma finora si è comportata bene anche con l’umido.

In definitiva? Se cercate una dash cam economica, affidabile, che non richieda una laurea per essere montata e che vi dia un po’ più di serenità mentre pedalate in mezzo al traffico, questa fa al caso vostro. Io la consiglio, magari con un piccolo promemoria per ricordarsi di accenderla prima di partire.

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E se siete curiosi, su Facebook e TikTok trovate un mio mini video che mostra come funziona. Spoiler: la bici non esplode e il video si vede benissimo.

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