Brava Nadia -I piccoli gesti che cambiano il mondo-

Ci sono gesti a volte che per farle ci vuole un coraggio estremo.

Uno di questi gesti è denunciare alle autorità quando si viene a conoscenza di situazioni che esulano dal normale vivere civile.

Qualche giorno fa a Catania in una scuola una maestra voleva essere abbracciata da un piccolo bimbo di soli 5 anni, un abbraccio affettuoso, uno di quegli abbracci che fanno bene ai bambini e che tutti noi ricordiamo aver avuto dalle nostre maestre.

Quel piccolo abbraccio però si è tramutato sulla faccia del bimbo in una dolorosa smorfia di dolore.

La maestra si è insospettita e ha voluto vederci chiaro, alzando la maglietta del bimbo ha visto dei segni terribili sulla pelle. Ha chiesto spiegazioni e ha scoperto che il bambino veniva frustato dalla zia con il cavo di ricarica della bicicletta elettrica, la sua unica colpa fare il “monello”.

Altri avrebbero forse fatto finta di non vedere ma la maestra di questa storia non era una di quelle maestre, lei non ci ha pensato due volte ed ha denunciato il fatto alle autorità.

Un piccolo gesto che dovrebbe essere la normalità ma che in alcune collettività diventa eccezionale.

Sono questi gli esempi che si dovrebbero insegnare nelle scuole moderne, sono queste le cose che potrebbero rendere migliore la nostra società, e soprattutto sono questi glie esempi da seguire.

Mi fa estremamente piacere conoscere quella maestra e la sua famiglia, e sono orgoglioso che sia del mio paese, della mia provincia, della mia regione, perché la nostra terra è una grande terra anche grazie a queste persone.

Brava Nadia.

PS la zia, una donna nigeriana di 23 anni è stata arrestata dai carabinieri.

Qui il link all’articolo di repubblica

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